domenica 15 agosto 2010

MI HANNO APPUNTATO UN BEL NASTRINO AL COLLO

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Dal buio, al rosso, improvviso,
bagliore del sole negli occhi:
finalmente libero!
Corro a più non posso nel grande spiazzo.
*
Ma è uno spiazzo strano, non un filo di erba,
ma solo terra gialla, ocra. Non quell’erba
di ieri della prateria grande,
non alberi in distanza,
non più giochi a rimpiattino
con i muchachos che gridavan tutti:
“aha toro”, piroettandomi intorno.
*
Mi hanno appuntato al collo
un bel nastrino, della fattoria dove son nato,
che, a dir la verità, mi brucia un poco.
*
In questo strano spiazzo oggi scappano tutti,
sembrano matti,
al mio arrivo di corsa: un'altra picconata,
questa dall’alto di un cavallo, a tradimento,
mi esangue, è il mio tormento, all’improvviso
mi scemano le forze sui ginocchi e cado.
*
Annebbiato, vedo tutto sfocato adesso
tutto sembra ballarmi intorno
e quando mi difendo attaccando,
batto solo con “tablas” e “burlanderos”.
*
Immediato ripenso alle femmine lasciate,
consacrate all’amore
dal mio fallo, a procreare, per conto degli umani,
altri come me ed a tre anni,
usarli ancora per questa vile usanza,
nella mia dolce terra di Spagna,
Andalusia.
*
Credo di aver colpito un mio aguzzino,
tra i tanti,
scagliandolo lontano, verso il cielo,
nel contempo crollo, di banderillas già pieno,*
perdo tutto il mio sangue,
mi punto a terra
appoggiando la testa in ginocchio, davanti,
tra le zampe
per non cadere, e resisto.
*
Ma perché ce l’han tutti con me . . .
*
Sento entrare dal collo un’asta lunga,
puntuta che mi penetra il cuore.
L’ultima cosa che vedo,
rosso sangue, sugli occhi
un cartellone bianco:




Plaza de Toros
Puerto Banus
Domingo, 25 Abril 1999
Extraordinaria novillada con picadores
sombra tendido general
Precio: 6.000 ptas I.V.A. incluido.
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MOSCERINO

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Il moscerino, ancora davanti.
Ancora mi passa: svolazza dinanzi
allo schermo del computer, connesso
al portale mediale e mondiale.

La terza volta passa . . . Anche la quarta . . .
La quarta!

Rimango, pacato e tranquillo: per la “non violenza”.
Forse sia alito fetido, dalla mia bocca, il richiamo?
O forse sia altro? Introduco, sereno, il dischetto;
m’accingo, con relax, alla mèta.

In “internet”, all’improvviso, navigando sul meglio,
il moscerino ritorna, allo schermo,
sul mio naso, salta agli occhi . . .

Basta!

Una mossa del dito e, ormai, del moscerino,
rimane soltanto un ricordo: dovrò ora
dal dito pulirne le scorie e, di quelle, lo schermo.
La coscienza mi duole: son'indegno socio del WWF . . .

O dovevo, da inerme, subìre gli assalti senz’ombra di cenno?
Ora guardo, finalmente, tranquillo
le immagini da internet ma . . . troppo crude, guerre, ingiustizie
feroci per noi, questo tempo,
incomparabili con l’Ellenismo antico,
allora considerato “civiltà”, adesso antesignana o non.

Il moscerino, di questo mondo attuale,
sarà stato, per caso, un . . . Angelo ? .Da me ucciso?





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sabato 7 agosto 2010

SI E' BRUCIATO NEL LUME UN MOSCERINO


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Leggo. Distratto va l’occhio alla Comedia,
va solo: consueta abitudine.
Ma come destriero che d’un salto abbia disarcionato il cavaliere,
s’è bruciato nel lume un moscerino.
.
Muta è la notte, ma la voce che arguta mi ronzava intorno,
tace e tacerà nell’eternità.
Che hai? Perché giù nel profondo anima, oscilli smarrita.
Nella sua piccola vita era tutto il suo mondo.
La sua canzone è svanita. E il suo volo è nel fuoco.

Sulla pagina bianca seguo i segni neri …. mi sembrano un gioco.
Dante e quel moscerino li ha uguagliati la morte
nella sua fosca pianura senza bassura né altura.
E anche il poema divino svanirà un dì nell’oblìo ….
.
Anzi TUTTO .... come quel ronzìo.