lunedì 14 giugno 2010

OCCHI DI CASE

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Occhi di case,
aperti a questa vita,
allegri, vispi o, immensamente, tristi
meditan sulla grande dipartita
Tua, che li apristi.



L' Inferno, il "Fiore",
la Storia, la Natura
che in Italian Volgare descrivesti
dal Latino, dicono: "a te conviene
d' essere morto".



"D' essere morto
allor, prima che queste
menti allegre, moderne, spensierate
facessero fuggire Inverno a Estate
contro natura . . ."



Innaturale
è il mondo ch' é rimasto
a Tua memoria, vano, ormai per noi,
o Dante eterno, senza assomigliarTi,
noi del . . . domani.



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Om.De.In., 27 Dicembre 1957

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